domenica 30 giugno 2013

partendo dal tetto.

noi - io, tu, gli americani - siamo troppo recenti per poterne parlare come di qualcosa che esiste per davvero.
per questo siamo chiusi e scuri, perché il filosofo lo disse che chi un giorno dovrà scagliare il fulmine dovrà per molto tempo restar nube. e guardare, incazzarsi, piangere, per poi costruire una casa partendo dal tetto, come abbiamo sempre fatto noi da quando ti ho vista guardare me mentre tutti guardavano te.
e abbiamo cominciato a festeggiare in piazza, perché è lì che si festeggia.

venerdì 14 giugno 2013

auguri a sergio endrigo, il 15 giugno avrebbe compiuto 80 anni.


80 anni fa nasceva sergio endrigo, tra i miei cantautori preferiti di sempre, un genio, un "brasileiro", un intelligente, un visionario.
vorrei vedere il web, le televisioni, le radio e i giorniali pieni zeppi di omaggi.

sarà così di certo, e in attesa di questa attenzione mediatica, a conclusione di questo leggero saluto, riporto una sintesi del suo pensiero, un uomo conosciuto per il suo rigore e la sua serietà, ma che ha saputo regalarci anche l'autoironia:  ‘parlando di me, mi piace la calma, la buona tavola, i buoni amici, i buoni libri, la pesca subacquea, i francobolli, le armi antiche, gli animali, i luoghi non affollati. non mi piacciono i dritti, i disonesti, i dilettanti presuntuosi, le salse agrodolci, i seccatori, gli invadenti, gli animali che mordono.
oggi sono riconoscente verso il mio pubblico e i miei simili in generale e mi piacerebbe dire che l’uomo che non ride è comunque un uomo felice.
amen’.

un abbraccio caloroso a claudia endrigo che tanto fa per non lasciare che il mondo dimentichi.




(e ora sorrido a te amicomio amatissimo, col tuo modo unico e meraviglioso).